Malleabile, duttile e indistruttibile: l’oro è considerato il metallo prezioso per eccellenza fin dai tempi più remoti. Fin dalla preistoria è stato, come oggi, il metallo fondamentale per la creazione dei gioielli, appannaggio esclusivo di sovrani, nobili e ceti aristocratici. Oltre che bene dal valore oggettivo e simbolico, l’oro è stato anche letteralmente moneta di scambio nei primi commerci. Un metallo da sempre simbolo di ricchezza, dunque: per il suo possesso si sono combattute numerose battaglie destinate a trasformarsi, in epoche più recenti, in vere e proprie guerre finanziarie. Il valore dell’oro è sempre stato molto sensibile ai cambiamenti economici e geopolitici. Perciò, per chi oggi vuole investire in oro è importante conoscere come questo prezioso metallo si sia mosso ed evoluto nel corso dei secoli, per capire meglio come potrebbe reagire nel presente e soprattutto nel futuro.
Storico delle fluttuazioni dell’oro: l’epoca romana
La storia economica del mondo si è evoluta assieme all’oro: da quando è nato un “sistema economico”, nell’età dell’antica Roma, abbiamo notizie di una quotazione dell’oro
- le prime monete d’oro vennero battute continuativamente durante le guerre per la conquista della Gallia da parte di Cesare (intorno al 50 a.C.): un aureo valeva 25 denari d’argento
- nel 30 a.C. l’oro era valutato 45 monete per libbra, per arrivare nel 270 d.C. a 50 monete per libbra
- il periodo con il valore più alto è stato nel 306 quando arrivò a 70 monete. Perché questo picco? Perché Costantino doveva finanziare la guerra civile contro l’imperatore d’Oriente: erano tempi in cui le tasse aumentavano ed emergevano i primi segnali di inflazione.
Il valore dell’oro in età moderna
Facciamo ora un grande salto in avanti e arriviamo al XIX secolo: la quotazione oro così come la conosciamo e intendiamo oggi passa infatti per il periodo della leggendaria corsa all’oro, quando migliaia di coloni partirono in cerca di fortuna e soprattutto delle mitiche “pepite”.
È in questo periodo infatti che furono stabilite le regole che ancora oggi sono mantenute:
- di misura, l’oncia troy (che equivale a circa 31 grammi)
- e di valuta, i Dollari Americani.
Tuttavia all’inizio le quotazioni erano piuttosto “soggettive”: di fatto ognuno cercava di vendere il proprio oro al miglior prezzo possibile basandosi più che altro sul peso e su valutazioni non sempre attendibili sulla maggiore o minore purezza. In seguito fu quindi necessario definire dei parametri univoci che fissassero l’effettivo valore del metallo prezioso.
Nel 1834 il valore dell’oro era di 20,67 $ per oncia e tale rimase fino al 1933, dopo la Grande Depressione, quando il presidente Franklin D. Roosevelt tagliò i legami del dollaro con l’oro: in questo modo il governo americano poteva immettere denaro nell’economia mentre abbassava i tassi di interesse. Un’altra data importante è il 1944, l’anno degli accordi di Bretton-Woods, in seguito ai quali il dollaro americano divenne la valuta ufficiale globale, con un prezzo dell’oro fissato a 35 $, che si mantenne fino al 1970.
La corsa all’oro degli anni ’70
Per i primi anni del ‘900, e per un periodo piuttosto lungo, la crescita fu quindi costante ma lenta. A un certo punto però il valore dell’oro aumentò in modo esponenziale, seguendo le vicissitudini dell’economia e della politica mondiale:
- per risollevare l’economia da inflazione e recessione, nel 1971 il presidente Nixon impedì alle banche centrali straniere di scambiare i loro dollari con l’oro degli Stati Uniti, “sganciando” in questo modo il dollaro dal Gold Standard
- le valute, ormai indipendenti dall’oro, erano libere di fluttuare e questo scatenò una nuova corsa all’oro, che nel 1975 superò quota 160 $
L’inflazione degli anni ’80 e le variazioni fino agli anni 2000
Gli anni Ottanta furono contraddistinti da una fortissima inflazione, che portò il prezzo dell’oro a 612,56 $: i prezzi aumentavano, mentre l’oro tendeva a non perdere valore. Ecco perché cominciò a essere visto come una sorta di “bene-rifugio”. In seguito, probabilmente per la mancanza di grandi eventi macroeconomici nel mondo occidentale, i prezzi dell’oro sono stati caratterizzati da variazioni lente ma altalenanti, arrivando comunque a quasi triplicare il suo valore (con il livello record raggiunto nel 2012: 1.668,98 $ per oncia troy).
La quotazione dell’oro oggi
La quotazione dell’oro oggi viene fissata due volte al giorno dalla Borsa di Londra, alle 10.30 e alle 15.
Sono diversi i fattori che possono spostare il prezzo dell’oro: domanda e offerta, inflazione, instabilità politica e crisi economiche, oltre che ovviamente i rialzi e i ribassi del mercato, ma in generale le quotazioni mantengono una buona e costante percentuale di crescita sul medio-lungo periodo. Chi investe in oro fisico deve quindi considerare che nonostante le fluttuazioni, i prezzi seguono cicli ben precisi e sono, da sempre, in costante rialzo sul lungo periodo.