Fattori che influenzano il prezzo dell’argento al grammo
Come per tutti i metalli preziosi, anche per l’argento il prezzo al grammo non è fisso nel tempo ma varia a seconda di una serie di fattori.
Per prima cosa, infatti, esso può oscillare di giorno in giorno ma anche all’interno di una stessa giornata, a seconda della domanda e offerta del mercato. Ulteriori elementi che incidono sul prezzo dell’argento sono quelli economici globali, ossia le relazioni tra i mercati, l’andamento dell’economia dei paesi di estrazione del metallo o ancora le politiche monetarie interne o internazionali.
L’equilibrio geopolitico internazionale è un altro importante elemento che può influenzare tutti i mercati finanziari, incluso quindi quello delle materie prime come l’argento.
I fattori che possono portare alle fluttuazioni del valore dell’argento sono quindi numerose, ma indipendentemente da queste è importante sapere che la modalità con cui se ne determina il prezzo è unica, ossia non varia in base al tipo di argento o al suo utilizzo. Infatti la quotazione viene effettuata su un’unità di misura specifica per i metalli preziosi, ossia l’oncia troy, equivalente a poco più di 31.10 grammi.
Quotidianamente viene quindi definito il valore di un’oncia troy di argento puro: è importante ricordare che tutte le quotazioni dei metalli, e pertanto anche quella dell’argento, vengono fatte sul metallo puro. Pertanto nel momento della valutazione del prezzo, non verranno presi in considerazione elementi come la lavorazione o il marchio, ma solo ed esclusivamente il peso di argento effettivamente contenuto nell’oggetto da vendere o acquistare.
A tal proposito si ricorda che solitamente le carature più comuni dell’argento sono l’argento 800, il 925 e l’argento puro, quest’ultimo solitamente acquistabile sotto forma di lingotti oppure di monete.
L’andamento del mercato dell’argento negli ultimi anni
Le oscillazioni dei mercati portano spesso a variazioni dei prezzi dei metalli preziosi. Anche se nella maggior parte dei casi si sente parlare soprattutto del valore dell’oro, anche nel caso dell’argento si sono susseguite numerose oscillazioni di prezzo.
Su numerosi siti specializzati nelle quotazioni di metalli preziosi è possibile visualizzare i grafici che riportano la variazione del prezzo dell’argento: si può facilmente riconoscere che oltre alle oscillazioni periodiche all’interno di uno stesso anno, l’argento ha avuto una vera e propria crescita di valore negli ultimi dieci anni.
Si è passato infatti a un costo compreso tra i 0.40 e i 0.50 euro al grammo registrato tra il 2014 e l’inizio del 2016 a prezzi di circa 0.60 euro al grammo nella seconda metà del 2016. Gli anni successivi, e fino al primo semestre del 2020, il prezzo dell’argento si è assestato nuovamente su valori compresi tra i 0.40 e i 0.50 euro al grammo: tuttavia nella seconda metà dell’anno si è avuta un’impennata che ha portato a raggiungere un massimo storico nell’agosto del 2020: 0.78 euro al grammo.
Negli ultimi tre anni l’argento ha mantenuto un valore elevato, rimanendo su cifre che vanno da 0.65 e 0.75 euro al grammo, eccezion fatta per l’estate 2021, in cui i valori sono tornati ad oscillare tra i 0.60 e i 0.65 euro al grammo.
L’uso dell’argento nei settori industriali e il suo impatto sul prezzo
La domanda dell’argento nei mercati mondiali non è connessa solo all’uso di questo metallo per la realizzazione di gioielli, posateria e belle arti, ma soprattutto al suo utilizzo in diversi settori industriali. Proprio negli ultimi cinque anni, infatti, l’argento ha trovato ampio spazio in molte industrie, e questo aspetto ne ha fortemente segnato la quotazione.
Gli utilizzi di questo metallo nei rami industriali sono numerosi e vanno dalla fotografia al nucleare, dall’energia verde ai chip RFID fino alla purificazione dell’acqua, ai semiconduttori e molto altro.
Va sottolineato che l’argento ha trovato ampio spazio anche nelle industrie che operano nelle nanotecnologie: in tale contesto il metallo viene spesso utilizzato in quantità microscopiche che permettono di catalizzare una serie di reazioni senza tuttavia essere realmente consumato. Per questo motivo rappresenta una soluzione particolarmente interessante anche per quanto riguarda l’impatto ambientale.
Ad oggi, circa il 50% della richiesta di argento viene quindi dalle industrie, contro il circa 15% di domanda di oro: questo aspetto evidenzia come l’uso del metallo in questo settore sia di particolare importanza nei mercati mondiali potendone influenzare in maniera continua il valore e, quindi, il prezzo al grammo.
L’argento può essere un ottimo investimento: naturalmente, per poter trarre profitto dalla compra-vendita di questo metallo prezioso è necessario sapere quanto vale al grammo, ossia conoscerne la valutazione giorno dopo giorno. Ci si potrà così rendere conto dell’andamento del suo valore nel tempo e definire un piano di compravendita che permetterà di ottenere un buon guadagno.
Fattori che influenzano il prezzo dell’argento al grammo
Come per tutti i metalli preziosi, anche per l’argento il prezzo al grammo non è fisso nel tempo ma varia a seconda di una serie di fattori.
Per prima cosa, infatti, esso può oscillare di giorno in giorno ma anche all’interno di una stessa giornata, a seconda della domanda e offerta del mercato. Ulteriori elementi che incidono sul prezzo dell’argento sono quelli economici globali, ossia le relazioni tra i mercati, l’andamento dell’economia dei paesi di estrazione del metallo o ancora le politiche monetarie interne o internazionali.
L’equilibrio geopolitico internazionale è un altro importante elemento che può influenzare tutti i mercati finanziari, incluso quindi quello delle materie prime come l’argento.
I fattori che possono portare alle fluttuazioni del valore dell’argento sono quindi numerose, ma indipendentemente da queste è importante sapere che la modalità con cui se ne determina il prezzo è unica, ossia non varia in base al tipo di argento o al suo utilizzo. Infatti la quotazione viene effettuata su un’unità di misura specifica per i metalli preziosi, ossia l’oncia troy, equivalente a poco più di 31.10 grammi.
Quotidianamente viene quindi definito il valore di un’oncia troy di argento puro: è importante ricordare che tutte le quotazioni dei metalli, e pertanto anche quella dell’argento, vengono fatte sul metallo puro. Pertanto nel momento della valutazione del prezzo, non verranno presi in considerazione elementi come la lavorazione o il marchio, ma solo ed esclusivamente il peso di argento effettivamente contenuto nell’oggetto da vendere o acquistare.
A tal proposito si ricorda che solitamente le carature più comuni dell’argento sono l’argento 800, il 925 e l’argento puro, quest’ultimo solitamente acquistabile sotto forma di lingotti oppure di monete.
L’andamento del mercato dell’argento negli ultimi anni
Le oscillazioni dei mercati portano spesso a variazioni dei prezzi dei metalli preziosi. Anche se nella maggior parte dei casi si sente parlare soprattutto del valore dell’oro, anche nel caso dell’argento si sono susseguite numerose oscillazioni di prezzo.
Su numerosi siti specializzati nelle quotazioni di metalli preziosi è possibile visualizzare i grafici che riportano la variazione del prezzo dell’argento: si può facilmente riconoscere che oltre alle oscillazioni periodiche all’interno di uno stesso anno, l’argento ha avuto una vera e propria crescita di valore negli ultimi dieci anni.
Si è passato infatti a un costo compreso tra i 0.40 e i 0.50 euro al grammo registrato tra il 2014 e l’inizio del 2016 a prezzi di circa 0.60 euro al grammo nella seconda metà del 2016. Gli anni successivi, e fino al primo semestre del 2020, il prezzo dell’argento si è assestato nuovamente su valori compresi tra i 0.40 e i 0.50 euro al grammo: tuttavia nella seconda metà dell’anno si è avuta un’impennata che ha portato a raggiungere un massimo storico nell’agosto del 2020: 0.78 euro al grammo.
Negli ultimi tre anni l’argento ha mantenuto un valore elevato, rimanendo su cifre che vanno da 0.65 e 0.75 euro al grammo, eccezion fatta per l’estate 2021, in cui i valori sono tornati ad oscillare tra i 0.60 e i 0.65 euro al grammo.
L’uso dell’argento nei settori industriali e il suo impatto sul prezzo
La domanda dell’argento nei mercati mondiali non è connessa solo all’uso di questo metallo per la realizzazione di gioielli, posateria e belle arti, ma soprattutto al suo utilizzo in diversi settori industriali. Proprio negli ultimi cinque anni, infatti, l’argento ha trovato ampio spazio in molte industrie, e questo aspetto ne ha fortemente segnato la quotazione.
Gli utilizzi di questo metallo nei rami industriali sono numerosi e vanno dalla fotografia al nucleare, dall’energia verde ai chip RFID fino alla purificazione dell’acqua, ai semiconduttori e molto altro.
Va sottolineato che l’argento ha trovato ampio spazio anche nelle industrie che operano nelle nanotecnologie: in tale contesto il metallo viene spesso utilizzato in quantità microscopiche che permettono di catalizzare una serie di reazioni senza tuttavia essere realmente consumato. Per questo motivo rappresenta una soluzione particolarmente interessante anche per quanto riguarda l’impatto ambientale.
Ad oggi, circa il 50% della richiesta di argento viene quindi dalle industrie, contro il circa 15% di domanda di oro: questo aspetto evidenzia come l’uso del metallo in questo settore sia di particolare importanza nei mercati mondiali potendone influenzare in maniera continua il valore e, quindi, il prezzo al grammo.